Oggi Fashion Manic  ha  deciso di dare spazio alle vostre testimonianze e al Fashion Work, attraverso una nuova rubrica: Le vostre storie.  Qui, oltre a dare spazio alle vostre esperienze e alle vostre ambizioni, racconteremo anche  tutta l’organizzazione  che c’è dietro a questo mondo patinato e luccicante costituito da una folta schiera di professionisti e di coordinatori, ai quali Mamma Moda deve ringraziare se riesce ancora ad essere uno dei settori economici e finanziari più importanti.

La prima storia che racconteremo sarà  quella di Federica Bonetti, aspirante giornalista di  moda, la quale, grazie ad un Master sta riuscendo ad entrare nel mondo del lavoro a cui ha sempre aspirato. Originaria di Menfi (Sicilia), si trasferisce a Roma 5 anni fa per studiare lingue alla Sapienza e per coronare i suoi sogni. Ma la svolta per lei avviene quest’anno. Dopo aver partecipato ad un contest, riesce a vincere una borsa di studio per un master in Comunicazione e giornalismo di Moda presso la prestigiosa Eidos, iniziando  da lì a collaborare con  due riviste importanti: Bella e Fem.

 

– Federica, racconta un po’ di te e presentati ai nostri lettori.

CiaoSono Federica Bonetti, ho 24 anni e sono una studentessa di Lingue dell’Università degli studi di Roma – La Sapienza. Sono come molti di voi, una studentessa fuori sede, arrivata qui, in una città diversa dalla mia, per coronare i propri sogni. Da sempre appassionata di arte, di cinema, di teatro e di tutte le varie forme di arte ma soprattutto di moda. Proprio questa passione per la moda mi ha spinto ad intraprendere un Master in  comunicazione e giornalismo di moda, dove ho iniziato a praticare ciò a cui ho sempre aspirato. Vedere le creazioni e gli abiti dei grandi stilisti ha acceso in me il desiderio di appartenere a questo mondo e grazie ad Eidos sto attuando uno stage in una redazione giornalistica, dove mi ha permesso di mettere in pratica tutto ciò che ho appreso da questo percorso e di migliorare ancora di più la mia scrittura”.

 – Com’è nata la tua passione per la moda?

Non so bene come sia nata, forse un insieme di cose mi hanno portato tanto ad amarla. Fatto sta, essendo figlia di un parrucchiere, fin da piccola mi sono sempre ritrovata a sfogliare riviste di moda e a partecipare a vari eventi, come shooting: combinazione perfetta di hair styling e ovviamente moda, in quanto sono due campi che vanno a braccetto. Quindi, sarà stato sicuramente questo ad avermi influenzato e da lì  a far partire tutto, ad incuriosirmi  e interagire con questa realtà. Questa mia innata passione, mi ha portato a studiare tutto ciò che c’era dietro. Può sembrare un mondo frivolo, ma in realtà non lo è! C’è molto lavoro dietro, molta cultura, molto studio e principalmente uno studio del materiale. La moda è strettamente collegata alla Sociologia e alla società e non è un semplice – “mi metto un paio di belle scarpe e una bella borsa”. Poi io penso che gli abiti da noi indossati, rappresentano gran parte del nostro carattere e della nostra personalità. Mi piace molto osservare le persone come si vestono, non lo faccio per giudicare, ma attraverso i loro vestiti riesco a captare la loro parte interiore”.

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  Raccontaci della tua esperienza con il Master Eidos e perché no, dai alcuni consigli e indicazioni a ragazze  come te (ma anche ai ragazzi) che hanno le tue stesse ambizioni.

“Ho iniziato quasi per caso il Master Eidos, nonostante era già da tempo che cercavo qualche scuola specializzata nella comunicazione e il giornalismo di moda. Poi una mia amica mi ha parlato di questo Master e da lì ho iniziato a sbirciare sul suo sito, trovando un Contest in cui c’era in palio una borsa di studio per partecipare al Master. Ho colto la palla al balzo ed ho partecipato, fino a vincere. Da lì  è iniziato il mio percorso,  dove ho conosciuto tante persone professioniste in questo settore, che ancora oggi mi insegnano nuove cose sulla comunicazione, il giornalismo e il content Marketing del Fashion Word, attraverso esercitazioni pratiche come lo shooting. È stato molto bello  venire a contatto con loro, soprattutto per scoprire le loro esperienze,  i loro studi e tutti i loro percorsi che hanno attuato per arrivare dove ora sono. Tutti noi fantastichiamo su questo mondo, pensiamo che è tutto oro ciò che luccica, ma non lo è! La realtà è che c’è molto lavoro dietro, è molto duro farne parte e purtroppo le selezioni e gli step sono tanti, specialmente per arrivare alla meta. Vi consiglio di avere tanta pazienza, ma anche tanta determinazione e costanza. Essere forti e tenaci vi aiuterà sicuro a far parte di questo mondo, anche se non è tanto facile entrarci. Troverete delle persone un po’ folli, ma bisogna capire che ci sono alti e bassi in questo campo, ma se realmente credete in voi, beh, sono sicura che riuscirete ad ottenere tutti i risultati che vi siete prestabiliti. Ve lo dice una persona, che sta seguendo ancora i propri sogni e le proprie aspirazioni. Lascio  che il destino decidi per me e che il tempo mi porti ancora grandi soddisfazioni. Ragazzi siate forti e non mollate”!

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–  In  5 parole: Cos’è per te la “Fashion Manic”?

“Estrosità, arte, ricercatezza, concretezza, osare e sregolatezza.                                                                      

La moda è ovviamente un modo di essere e uscire fuori dagli schemi per chi la ama come me”.

 

 Cosa si prova leggere il proprio nome sulle riviste di moda che prima leggevi ed ora, invece, ti trovi tu stessa a dover scrivere e a pubblicare?

“È una bella soddisfazione, anche perché io ho sempre fantasticato bel vedere il mio nome su una testata, poi è anche gratificante ricevere i complimenti da chi ti legge e si appassiona a ciò che scrivi. Io penso che ciò che scriviamo, noi giornalisti e scrittori, rappresenta la nostra parte interiore ed è bello essere apprezzati per quello che pensiamo su un determinato contesto. Io comunque, conto sempre di migliorare e apprendere nuove cose, conto di crescere e di maturare anche dai miei sbagli. Ci rimbocchiamo le maniche!”

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e le sensazioni che hai provato. – Una tua opinione personale sulle fashion blogger? Le differenze tra il tuo loro? E le cose in comune?

“Le fashion blogger ormai sono una mania, quasi un fattore mediatico e stanno prendendo sempre più piede. Il giornalismo invece si sta evolvendo e mutando, anche per contrastare questo fenomeno e  molte giornaliste, soprattutto appartenenti alla  “vecchia guardia” tendono a differenziarsi da loro. Il lavoro della fashion blogger e del giornalista di moda è completamente diverso, sembra simile, ma non lo è! Anche perché la scrittura di un blog e la scrittura  di una testata giornalistica professionale è totalmente diversa. Le fashion blogger sono brave a promuoversi, perciò l’unica cosa in comune è l’amore per questo mondo. Sono due strade parallele, ma che viaggiano verso un meta diversa”!!!

– Raccontaci la tua esperienza nel creare uno shooting

“Lo shooting è stata una giornata immensa, io e le mie colleghe eravamo emozionatissime e piene di adrenalina. Quando sono tornata a casa ero completamente distrutta ma piena di soddisfazioni. Ho appreso molte cose nuove e dietro alle quinte ho capito il vero compito  di uno styling, un lavoro che personalmente, mi ha sempre affascinato. Questi tipi di mestieri, secondo me, oltre una conoscenza di base, bisogna apprenderli sul campo, bisogna avere un forte senso pratico. Lo styling con cui siamo entrate in contatto, ci ha raccontato che è solita portarsi dietro una valigia piena di tantissime cose e oggetti, per essere pronta per qualunque evenienza. È stata un’esperienza indimenticabile ed emozionante, si è creato un ambiente inaspettato ma allo stesso tempo divertente, in cui ha portato noi stagiste ad unirci e ad aiutarci a vicenda per vestire e preparare le modelle per lo shooting”.

 

– Qual è lo stile che più ti rappresenta? Scegli un “ I am my outfit” che più senti tuo?

“Mi piace molto il vintage, ma credo di non avere uno stile preciso, anche se le persone dicono il contrario. Mi vesto come mi sento in una determinata giornata, non mi rendo conto che stile ho adottato in quel momento. A me piacciono i vestiti romantici, ma anche i vestiti con un taglio più duro e un po’ maschili. Non mi piacciono le cose convenzionali, ma che siano più estrose e particolari. Oggetti, abiti  e scarpe eccessive che  all’occhio comune possono non piacere,  a me attirano molto”.

– Visto che ormai sei nel fashion’s work, parlaci dell’organizzazione di una rivista e degli esperti di questo settore, ma soprattutto delle loro strategie adottate per far sì che la gente si appassioni a loro.

“ La prima cosa che facciamo è scegliere degli argomenti interessanti su cui impostare i nostri articoli. Ad approvare le nostre idee è sempre la Direttrice della rivista, dopodiché, iniziamo a stilare l’articolo e a seconda della rivista per cui scriviamo diamo un determinato taglio al pezzo. Poi c’è la ricerca fotografica, la quale è fatta dai  grafici ma che noi dobbiamo sempre revisionare per avere la visione di ciò che hai scritto. Dopo c’è anche tutto il lavoro per la redazione di un pezzo: le didascalie, i titoli e i sottotitoli, le varie modifiche cui bisogna fare. Poi  ci si occupa della copertina, la quale ha un ruolo molto importante per l’impronta della rivista e per catturare maggiormente l’attenzione del lettore. Più è accattivante la copertina e, più c’è la possibilità che venga comprato e letto, ma ovviamente oltre l’immagine, bisogna avere anche la sostanza dei contenuti”.

 

 – Pensi che la Federica Bonetti del futuro possa lavorare anche in altri rami della moda? Ad  esempio, come manager o responsabile di Marketing di qualche Maison?

“Si, perché no! Mi sono molto appassionata al content Marketing e all’occupazione dei contenuti digitali. Ma come ho detto prima, mi piacerebbe occuparmi della parte dello styling e del shooting, visto che mi ha sempre appassionato. Chi lo sa un giorno se mi troverò a fare una cosa del genere, diciamo che sono ancora un po’ incerta sul mio futuro. Ma penso che alla fine del Master, avrò delle idee un po’ più precise su quello che voglio fare e al mio futuro. Spero almeno, di realizzare qualcosa di concreto”.

– Eidos è stata una bella esperienza?

“Si, lo è stata poiché sono entrata in contatto con tante persone che lavorano e creano la moda. Sono una testimonianza concreta su quello che si svolge all’interno, poi mi hanno dato tante nozioni e tanti insegnamenti. Mi hanno aiutato a crescere ed apprendere nuovi strumenti della comunicazione, ho imparato grazie a loro, cose delle quali ero all’oscuro. È stata un’esperienza molto istruttiva e positiva per me, ma il mio prossimo obiettivo è quello di laurearmi e trovare un lavoro stabile”.

 – Quali progetti hai per il futuro?  

“Mi piacerebbe partire e mettere in pratica la lingua che sto studiando nel mio percorso di studi. Fare altri stage per approfondire conoscenze in altri campi. Di sicuro non intendo fermarmi qui, ma il mio obiettivo prossimo è di certo andare all’estero”.

– Per concludere: cosa vorresti dire ai tuoi lettori e a quelli futuri, affinché continuino a leggere  e ad appassionarsi ai tuoi articoli?  

Beh, non saprei! In realtà non ci ho mai pensato!  Ripeto, non avrei mai immaginato di leggere il mio nome su una rivista. Ma tutto ciò che scrivo  lo faccio con amore dedizione. Spero che chi mi legga, riesca a partecipare a questo mio amore per la moda e tutte le sue sfumature. Inoltre, spero di far sognare anche loro mentre leggono qualche mio articolo, di farli viaggiare con la mente e fargli conoscere ogni piccola cosa che compone questo grande e colorato mondo”.

 

Ilaria Cerullo